L’altro ieri pomeriggio siamo andati a Crecchio per guardare da vicino i luoghi dove pensiamo di fare la cerimonia religiosa. In realtà già sapevo che la sala del castello ducale, adibita a sala cerimonie, è molto piccola, sono soltanto 30 mq, ma ho voluto guardare di persona.
Il posto è bellissimo, l’entrata del castello col giardino, la scale per salire su, il museo d’arte bizantina e alto-medievale interno, ma la saletta è troppo piccola. Ho parlato con l’addetta che mi ha dato tutte le spiegazioni e mi ha lasciato il numero telefonico nel caso pensassi di farlo lì. Mi ha detto che molti celebrano il matrimonio nell’atrio interno al castello, ma essendo il mio nel mese di marzo fa ancora freddo. Gli interni sono tutti in mattoni grezzi, molto tipico. Siamo saliti sulla torre attraverso una scala a chiocciola in mattoni strettissima, e stavo morendo per la claustrofobia, ma in cima la vista è strepitosa.
Qualche notizia storica
Il Castello, sorto presumibilmente nel XIII sec. intorno ad una più antica torre di avvistamento, detta “dell’ulivo”, nacque come fortilizio e venne successivamente trasformato in residenza.
Il manufatto si compone di quattro corpi di fabbrica che definiscono un cortile interno quadrangolare, aperto a loggiato su due lati e caratterizzato da quattro torri angolari.
Nel settembre del 1943, Vittorio Emanuele III trovò rifugio nel castello prima di imbarcarsi dal porto di Ortona. Il castello, dopo successive trasformazioni operate tra il XIX ed il XX secolo, venne danneggiato durante l’ultimo conflitto ed è stato recentemente oggetto di radicali restauri; è attualmente sede del Museo dell’Abruzzo bizantino ed altomedioevale.
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Appena usciti dal castello, sempre su indicazione dell’addetta, abbiamo percorso soltanto 200 mt nel Borgo Medievale del paese, per arrivare alla vecchia chiesa sconsacrata di Santa Maria da Piedi. Ed è lì che abbiamo avuto l’illuminazione