Nei XVI secolo – il periodo del Rinascimento – le donne delle classi alte osarono veramente al limite con le acconciature: arrivavano a strappare capelli all’attaccatura della fronte per dare l’aspetto di un fronte più alta! Ciò che oggi si fa con le sopracciglia. Il resto dei capelli erano ben tirati indietro per mostrare le acconciature elaborate del giorno. Questa era una pratica comune in Europa, mentre le signore dell’alta borghesia d’Italia preferivano coprire l’attaccatura dei capelli con turbanti, veli e gioielli. Per colorare i capelli utilizzavano sia zafferano che bucce di cipolla!
Con la XVII secolo, la Regina Elisabetta fu la principale icona femminile che portò le tendenze dell’epoca. La sua carnagione bianco latte e le trecce rosse portarono le donne di tutto il mondo a correre dietro ad abbondanti quantità di cipria bianca e a parrucche rosse. Per ottenere un colorito pallido utilizzavano piombo bianco, altamente velenoso, luminoso, con l’aggiunta sulle guance di rosso, il tutto ricoperto da un sottile strato di albume per legare tutto insieme e si era pronti alla festa.
Le acconciature durante il periodo rinascimentale sono molto sfarzose ed elaborate, rispetto al precedente periodo medievale, dove le donne portavano i capelli semplicemente sciolti o legati da una treccia con nastri o una coroncina di fiori. Le donne rinascimentali amano i capelli raccolti sul davanti, abbastanza tirati e sciolti dietro cadenti a boccoli, riempiti di nastri e gioielli. A volte raccolti da una retina a volte intrecciati in una maniera indescrivibile. La sposa rinascimentale ha l’imbarazzo delle scelta, può decidere con la parrucchiera e fare tutte le prove che vuole, basta fantasia e tenere presente che ogni sposa rinascimentale che si rispetti avrà i capelli sciolti (almeno dietro). Infatti al tempo quelle che portavano i capelli raccolti completamente e coperti da veli o retine, erano le donne sposate, mentre le celibi e le spose li portavano sciolti.