In alcune regioni si chiamano cenci, in altre frappe, in Abruzzo si chiamano chiacchiere. Sono tipici dolci fritti di Carnevale.
Il mese scorso, per Carnevale, li ho preparati diverse volte, anche per la festa all’asilo di mio figlio.
Questa è la ricetta che seguo io, vengono poco inzuppate di olio anche se rimangono lo stesso fragranti per via del burro. Con questa ricetta viene fuori un bel vassoio grande di chiacchiere.
Ingredienti
- mezzo chilo di farina
- 80 grammi di burro
- due uova
- poco latte
- un pizzico di sale
- 100 grammi di zucchero
- mezzo limone grattugiato
- mezza bustina di lievito per dolci
- zucchero a velo vanigliato
- Olio di arachidi per friggere
Preparazione
Amalgamare insieme tutti gli ingredienti cominciando da zucchero e burro fuso. Aggiungere le uova sbattute, il sale, la buccia di limone, e infine, farina e lievito mescolati insieme. Alternare con poco latte se l’impasto è troppo duro. Deve venir fuori un impasto liscio, non troppo duro né troppo morbido che poi andrà lavorato con la farina.
Lasciare riposare per mezz’ora coperto da uno strofinaccio.
Preparare la spianatoia. Io utilizzo l’attrezzo da cucina Imperia, quello per la pasta e tiro fuori una sfoglia fine (penultima tacca dell’attrezzo, l’ultima è troppo sottile). La sfoglia andrà poi tagliata a mano con un rullo a zig zag, di quelli per la pasta. Tanti rettangoli e due tagli al centro paralleli.
Friggere in abbondante olio bollente. Il segreto per la buona riuscita del dolce è proprio nella frittura: l’olio deve essere alla giusta temperatura e bisogna mantenerla. Friggerle 3 o 4 alla volta, non di più, e per pochi secondi, girandole velocemente.
Vanno tolte e messe su carta assorbente e subito sistemate su un largo vassoio e ricoperte di zucchero a velo vanigliato.
Sono più buone quando si raffreddano che calde appena fatte, quindi si possono preparare anche in anticipo.