I matrimoni del Medioevo diedero origine a diverse tradizioni e usi. Ce ne erano di più allora tra castelli e cavalleria che oggigiorno. Era il tempo dello sviluppo delle classi sociali, delle tradizioni del matrimonio seguite ancora dalle spose di oggi. Questa periodo che va tra la fine dell’Impero Romano alla Riforma fu unico nel suo genere e la fede prendeva ogni aspetto della vita, sia artistico, che intellettuale, sociale e politico. Il matrimonio medievale era ancora sotto il controllo della Chiesa, era un sacramento centrale della dottrina cristiana.
Gli sposi, in media, erano molto più vecchi delle spose. Le nobildonne qualche volta non si sposavano fino all’età di 24 anni, ma questo era un fenomeno raro. La maggior parte, più dei tre quarti di esse, si sposavano prima di raggiungere i 19 anni. L’Europa occidentale era abitata da giovani , più di un mezzo della popolazione era al di sotto dei 20 anni.
Le leggi che regolavano il matrimonio
Le leggi che regolavano il matrimonio cominciarono ad evolversi durante il Medioevo. Il Concilio di Westminster nel 1076 decretò che nessuno avrebbe dovuto dare sua figlia in sposa senza la benedizione di un prete. Più tardi i concili dichiararono che il matrimonio non doveva essere segreto ma tenuto in pubblico. Nel 1500 che il Concilio di Trento decretò che c’era bisogno di un prete per rendere valido un matrimonio. La separazione delle coppie era tollerata, ma non esisteva divorzio legale, benché i matrimoni tra parenti troppo stretti potevano essere annullati.
Secondo la tradizione gli accordi o contratti venivano stipulati mettendo nero su bianco quali sarebbero stati diritti e doveri di sposo e sposa. Le cerimonie e le celebrazioni dipendevano largamente dalla classe sociale degli sposi. Eredità e proprietà erano le ragioni principali per le quali i matrimoni venivano stipulati.